Listino 2024-04-30
QUOTAZIONI ALL’INGROSSO SULLA PIAZZA DI MILANO
Prezzi in €/t, esclusi imballaggio e IVA – merce sana, leale e mercantile, resa franco Milano – pronti consegna e pagamento – per vagone o autotreno o cisterna completi.
COMMENTO DELLA SEDUTA ODIERNA
CEREALI
Frumenti teneri nazionali ed esteri invariati, unica eccezione Canadian WR spring che risente delle tendenze rialziste dal mercato estero. Grani duri nazionali invariati. Orzo invariato con minimo in aumento su orzo estero per scarsità di merce su magazzini interni. Il mais alimentare resta invariato anche per scarsità di scambi e di domanda; gli altri aumenti del mais nazionale ed estero sono tendenzialmente dovuti ad una improvvisa “fiammata” dei mercati esteri che hanno timore che le spedizioni in arrivo dall’Ucraina possano rallentare a causa dei danni causati dal conflitto in corso ai principali snodi logistici.
SOTTOPRODOTTI CEREALI
Invariati tutti i cruscami. Per il mais in leggero rialzo la farinetta.
PROTEICI
Panelli invariati. Si segnala sempre la scarsità, quasi assenza, del mercato del panello di lino (NQ); la merce in arrivo dall’estero (belga) andrebbe quotata a valori ben superiori. Invariata la farina di colza e il girasole, vi sono turbolenze stante i dazi in essere in possibile variazione. Il comparto soya è in ridimensionamento (-5), tendenza che potrebbe continuare.
SEMI OLEOSI
Invariati in tutte le voci.
FIBROSI e FORAGGI
Ancora non quotati i foraggi di medica. In leggero calo i fieni e le paglie. Invariate le polpe. In calo le bucce di soya (-10).
RISO
Tra i sottoprodotti solo una variazione in diminuzione per la grana verde. Apprezzamento tecnico sul risone arborio ove si sono prese in considerazione gli scambi, pur ridotti, di merce con alta resa. La situazione di richieste ridotte sulla grana tonda ha fatto prevalere il segno meno su balilla/centauro. Risi lavorati invariati.
OLI
Ennesima settimana con poco movimento sul mercato degli olii di semi, con l’unica eccezione dell’olio di soya che perde terreno nei confronti del girasole, non basta lo sciopero del sindacato dei crasher in Argentina per frenare la discesa delle quotazioni sul CBOT. Per quanto riguarda il mercato dell’olio d’oliva i prezzi sembrano essersi stabilizzati e la ritrovata domanda da parte soprattutto dell’industria alimentare permette un leggero recupero dei prezzi del prodotto comunitario.